La dimora dell'uomo
Da n+1, numero 9 settembre 2002
Come al solito trattiamo il vocabolo "oggi" come un semplice punto nella dinamica storica. Il considerare nel modo più anti-esistenzialistico possibile le forme badando soprattutto alla loro metamorfosi nel corso del tempo dovrebbe essere ormai considerato del tutto naturale dai nostri lettori. Essi sanno dunque che per noi "oggi" significa "processo in atto" anche se stiamo parlando di immobili case; e dovrebbero sapere, fin dall'inizio, dove andremo a parare: la casa d'oggi è retaggio antico e, nello stesso tempo, in alcuni casi e per taluni aspetti già prefigurazione dell'abitazione di domani [...]
La rigidità del Mass Housing
Da N.J. Habraken, Strutture per una residenza alternativa
La macchina che non vede
Incomincia a delinearsi l'idea che gli architetti e gli urbanisti hanno assunto tutto il potere e possono procedere da soli a causa del vuoto lasciato loro dall'utente. Ma questa idea è il riflesso di un'illusione ottica. Può sembrare infatti che «l'artefice della forma» rimanga da solo sulla scena, e voglia eseguire da protagonista il gioco» della residenza. Al contrario, se all'inizio sembrava avere tutto il campo a sua disposizione, diventa subito chiaro che non è l'unico a occupare [...]
La residenza collettiva
Da Luca Reale, La residenza collettiva
Nella neonata società industriale la caserma d'affitto, nata come ingrandimento del palazzo gentilizio, ne conserva alcuni caratteri funzionali. Questo stesso tipo edilizio, con alcune varianti locali, diventerà poi in Europa, pensiamo ad esempio alle espansioni dell'Italia unificata (l'isolato umbertino a Roma, Firenze, Torino, Bari), il modello più diffuso di abitazione nelle principali città. Parallelamente alla casa urbana si sviluppa un'idea di alloggio comunitario (Fourier, Owen), autonomo dalla città e spesso pensato proprio come un'evasione dalla società urbana. Anticipazione dell'attuale cohousing [...]
Cohousing in Italia
Da Giacomo Drago, Co-housing, andata e ritorno
Esiste un mito tutto italiano per cui comprare una casa di proprietà è sempre una scelta premiante nel lungo periodo e questo ha portato 8 famiglie su 10 ad avere case di proprietà. Bene, questo mito è crollato con la crisi del 2008 e con la conseguente riduzione del valore degli immobili si è rivelato un vero e proprio flop. Già la storia del nostro mercato immobiliare ha iniziato a cambiare nel 2005, dopo quasi cinquant'anni. Un bel grafico, frutto di una corposa elaborazione del "Cresme"(Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l'Edilizia e il territorio), pubblicato nell'ultimo rapporto [...]
Abitare collettivo
Da Francesco Chiodelli, "Abitare collettivo"
In Italia, negli ultimi anni, l'attenzione verso il cohousing è costantemente cresciuta. È aumentato l'nteresse dei media, della ricerca accademica e dei professionisti (architetti in particolare) e si sono moltiplicati i gruppi di cittadini che hanno cominciato il processo per la realizzazione di una comunità cohousing. Contemporaneamente sono giunti a conclusione i primi progetti di coabitazione (ad esempio Urban Village Bovisa 01, Cosycoh e TerraCielo a Milano, Numero Zero a Torino). Ma cos'è, di preciso, il cohousing? In termini generali, è possibile definire il cohousing come [...]
Costruire comunità
Da Giacomo Cazzola, Costruire una comunità
Proseguendo nell'analisi di questo fenomeno abitativo ci si può affidare alla classificazione operata da Francesco Chiodelli nel dimostrare l'appartenenza del cohousing alle comunità contrattuali che spiega: "Carattere stabile delle diverse esperienze di cohousing è l'insistenza sulla progettazione partecipata, ovvero sul coinvolgimento dei futuri residenti in tutte le fasi del processo di ideazione e definizione della struttura fisica ed organizzativa della comunità. I gradi e le modalità di questa partecipazione sono tuttavia diversi a seconda dei casi e dei contesti (culturali ed istituzionali) di insediamento [...]
Protocollo d'intesa per il cohousing
Presentazione del protocollo d'intesa fra Comune di Torino e associazione CoAbitare
Obiettivo principale dell’associazione è considerare in modo nuovo, raccordando bisogni e risorse, alcuni aspetti nodali e problematici del nostro vivere quotidiano:
- l'integrazione, lo scambio e la convivenza fra persone e culture diverse;
- la conciliazione delle cure domestiche, familiari e lavorative;
- l'impossibilità per il sistema pubblico di rispondere a tutti i bisogni di tutti i cittadini. [...]